Le risposte dei candidati alle nostre domande: sicurezza

Cosa prevede il vostro programma per muoversi nel Quartiere in tranquillità e sicurezza?

Alessandro Corti Nan

Mi piacerebbe citare un iniziativa del comune di Vienna , chiamata ‘Sex in the City’. Sarebbe la reinvenzione della città in ottica di gender mainstreaming . E quindi, per esempio , reinventare l’urbanistica in modo da ridurre la percezione di insicurezza dei cittadini , soprattutto le donne in orario serale.
Questo comporterebbe un intervento strutturale per portare luce in ogni via, con particolare attenzione alle zone meno illuminate. Poi ‘Sex in the City ‘ a Vienna include anche altri tipi di interventi. Però per la sicurezza penso che la questione illuminazione sia fondamentale. Ci sono molte aree della città che non lo sono abbastanza, creando anche una diffusa percezione di insicurezza .
Se solo si riuscisse a imporre ai negozi una riduzione dell illuminazione delle vetrine, e si potesse invece indirizzare questa luce in eccesso verso i lampioni pubblici, sarebbe già una cosa che , a mio parere, ridurrebbe un po’ la percezione di insicurezza.

Poi sicuramente altri tipi di intervento sarebbero anche giusti da considerare, come la sorveglianza

Giuseppe Fusco

Senza perdermi in chiacchiere, ti dico subito cosa ho previsto nel mio programma:

  • telecamere 360° o vigilanza in aree verdi; nello specifico nei parchi dove è più alta la frequenza di episodi di inciviltà e delinquenza;
  • telecamere 360° in aree residenziali; nello specifico in vie dove è più alta la frequenza di furti in appartamenti e non solo;
  • controllo contro accampamenti abusivi (es. in zona Parri Sud, Foppette, etc)

Mi auguro che queste mie micro iniziative non vadano “in contrasto” col budget che il Municipio 6 avrà a disposizione, con normative varie, etc.

Francesco Fumagalli

Personalmente ritengo si debba aumentare l’illuminazione e reintrodurre i vigili a piedi o in bici per dare maggiore senso di sicurezza.

Ahimè le telecamere possono essere utilizzate ma solo se di altissima qualità e sfruttabilità, attualmente dalle immagini delle telecamere puoi solo vedere sagome sfumate e soprattutto dopo che si è verificato qualcosa.


La maggior illuminazione con maggior coinvolgimento dei cittadini nel non girarsi dall’altra parte e il passaggio di polizia a piedi o in bici può essere realmente utile e attuabile.

Massimo Girtanner

  • Piu controllo serale; far firmare anche a Milano il patto controllo di vicinato .Accordo sottoscritto in Prefettura da molti importanti Comuni Lombardi ma non da Sala .
  • Nuovo piano Telecamere (gran parte di quelle nei parchi sono ormai rotte o vetuste ) .
  • Maggior presenza forze dell’ordine la sera si pensi che in tutta Milano la notte sono in servizio solo 3 macchine della Polizia e circa 8 delle forze dell’ordine ,un numero ridicolo visto il numero di persone in giro . Più controllo non vuol dire militarizzare , ma se qualcuno la pensa cosi peggio per lui .Un dato è certo calano i reati in Italia ma Milano guida da 5 anni la classifica di città piu insicura del paese (sole24ore)

Carlo Vecchio

  • Aggressivo e percepibile accrescimento del controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine per una maggiore sicurezza dei cittadini in strade e parchi
  • ampliamento della illuminazione
  • sistemi di controllo remoto del territorio tramite videocamere;

Sergio Meazzi

Come candidato al Consiglio Comunale

  • non prometto più forze di Polizia sul campo, per il semplice motivo che non è il Comune che decide quante, come e quando. Un compito che ha il Prefetto. Certo si può contestare al Prefetto alcune lacune, mancanze oppure emergenze.
  • Il piano telecamere c’è già ci si avvia al secondo. Così come le sostituzioni delle camere obsolete oppure guaste, che non sono per nulla la maggioranza. Dirò di più, il primo progetto pilota di istallazione di telecamere intelligenti lo si sta effettuando in Giambellino con un progetto pilota finanziato.
  • Finita questa premessa conoscitiva, penso che dobbiamo intervenire con più energia e con più denari sulle diseguaglianze, sull’abbandono scolastico e sulle devianze. La forza gentile dello Stato democratico sul modello nord Europeo legato ai diritti e doveri, alle possibilità e alle uguaglianze. Non vuol dire essere tolleranti, anzi, vuol dire investire sulle persone cercando di non abbandonarle.
  • Milano deve provare a “mettersi in proprio” formando delle “partecipate” per creare occupazione e qualità dell’occupazione (per esempio nei campi dell’arte, cultura, verde, ambiente).
  • Accedere a più bandi Europei per rigenerare e riqualificare sviluppando progetti e reperire finanziamenti. Questa è la sfida della Milano futuro. Scusate la fretta nella scrittura….Buon voto a tutti.