Info Movie – Dicembre 2021

Cosa vuoi che sia
“Che vuoi che sia” è la tipica frase che viene pronunciata quando si vuole ridimensionare una questione delicata che non coinvolge direttamente chi la pronuncia.
Il film è una dissacrante presa in giro (ma con un risvolto deprimente) dei social, della tv spazzatura e del crowdfunding, il sistema di raccolta fondi sul web.
Strepitoso Rocco Papaleo in versione Lenone del web.
Geniale e simpatica la descrizione delle tipologie di depilazione intima:
Classica
Integrale
Alla brasiliana
Baffetto
Funghetto
Alla moicana
S.Siro (“forte al centrocampo e libera sulle fasce”)
Total look che come col décolleté nero non si sbaglia mai.
L’ultima tendenza? Hipster
(Visto da Stella Bonavolontà; su Netflix)
Guida astrologica per cuori infranti
Sono sempre piuttosto scettica riguardo alle serie TV italiane, soprattutto se romantiche, ma ho visto con piacere la miniserie “Guida astrologica per cuori ingranrti” consigliatami da un’amica. Divertente e con qualche leggero rimando ad altre serie americane, ma piacevole. Speriamo che prosegua con altri episodi!
(Visto da Crisitina Schepisi; serie su Netflix)
La signora dello zoo di Varsavia
Ancora un film tratto da una storia vera narrata da un libro, ma di tutt’altro tenore rispetto a Woman in Gold; non è per cuori e stomaci fragili.
<< Durante l’occupazione tedesca quasi 300 “ospiti” furono nascosti nello zoo ndi Varsavia e nella villa degli Żabiński . Alcuni rimasero lì per anni, altri solo per qualche notte. Due ospiti, Rosa Anzelowna e sua madre, furono uccise dopo essersi trasferita in una pensione a Varsavia.tutti gli altri sopravvissero.
Vent’anni dopo, Antonina e Jan Zabinkifurono riconosciuti come “Giusti tra le nazioni” dallo Yad Vashem in Israele, un’onorificenza per la loro battaglia a difesa degli ebrei durante la guerra.
Lutz Hack torno a Berlino dove il suo zona è stato distrutto dalle Forze Alleate. Il suo progetto di far rivivere gli uri estinti fu un fallimento
La città di Varsavia fu devastata prima dalle forze tedesche, poi da quelle rosse.rimase meno del 6% della popolazione.tuttavia, gli Zabinski ricostruirono il loro zoo.
>>
Diciamo che la visione di questo film terribile (ma tanto bello) dovrebbe ridimensionare il dispiacere di cenoni e vacanze rimandate sine die.
(Visto da Stella Bonavolontà; su Prime Video)
Monitor
Consigliato un amico romano che conosce il regista, Monitor, è del 2015. La storia è un po’ distopica, sembra quasi prevedere i possibili effetti dell’attuale fase di pandemia.
“…l’opera cinematografica pone seri interrogativi sulla direzione presa se non dall’umanità intera, da buona parte di essa, segnatamente nei paesi più tecnologicamente avanzati. Paolo lavora come “monitor”, sotto un “supervisor”, osservando – tra i dipendenti della sua azienda, per valutarne criticità e prospettive di miglioramento – Elisa, del “sales”, il reparto vendite.
All’inizio i due non si conoscono perchè ‘schermati’: lei non sa chi lo ascolti (se un uomo o una donna); lui ha, sulla scheda del caso da monitorare, un codice, che copre l’identità della ragazza….”
Ascoltandola, e di tanto in tanto interloquendo con lei, però Paolo viene progressivamente conquistato da Elisa, che fa di tutto per incontrare dal vivo.
Già gli anglicismi usati (“monitor”, “supervisor”, “sales”), come il codice di riferimento alla donna inizialmente sconosciuta, denotano una prospettiva algida e spersonalizzante: in questo e-rapporto, infatti, non devono albergare emozioni e coinvolgimenti di sorta.mossa; vabbè … questo non vuol dire nulla.
(Visto da Marco De Celeste su RaiPlay)
Io sono Babbo Natale
Per entrare nel clima natalizio, propongo l’ultimo film con Gigi Proietti. Un po’ prevedibile, buoni sentimenti…ma adatto a tutta la famiglia
(Visto da Silvia Nidasio; su Prime Video)
È stata la mano di Dio
Scordatevi il Sorrentino della Grande Bellezza. Qui, tra atmosfere grottesche e felliniane, il regista rievoca un passato non lontanissimo, molto napoletano ma anche universale. Delicato, ironico e tragico, apre squarci di dolente solitudine, di abbandoni traumatici, di iniziazione all’amore fisico. Toni Servillo super
(Visto da Manuela Di Martino; su Netflix)
È stata la mano di Dio
Da non perdere questa perla che quest’anno ci rappresenta agli Oscar. Per me il capolavoro di Sorrentino, e non sono affatto una sua fan. Quando l’ho visto al cinema (vero che è su Netflix da ieri, ma in sala è sempre molto meglio), avevo fatto un post a caldo, sul mio profilo. Ve lo ripropongo, rivedendolo a casa non ho cambiato idea, anzi…
“A cosa serve il cinema? A niente. Però distrae. Da cosa? Dalla realtà. Perché la realtà è scadente…”. E da una realtà scadente quanto può essere quella di un ragazzino di 16 anni che in una notte perde insieme papà e mamma e che si porta dentro un dolore ancora più grande perché, come urla nel film, “non me li hanno fatti vedere”, quel ragazzino cresciuto che ha realizzato il suo sogno di fare cinema fino a vincere un Oscar tira fuori il suo film più bello. Ci mette dentro il suo grande dolore, ma anche la magia, Napoli, il grande cinema di Fellini e di Sergio Leone e Zeffirelli, e il cinema più piccolo (non mi pare un caso che affidi il ruolo di San Gennaro a Enzo Decaro, primo regista con cui ha lavorato). Forse il film più intimista di Sorrentino. Ma sicuramente quello in cui ha messo il suo cuore. Mano di Dio o di Maradona se si è salvato dalla tragedia che ha travolto i suoi cari a scelta dello spettatore. Ma sicuramente questo film è un regalo di quella magia che è il cinema
(Visto da Maria Teresa Conti; su Netflix)
Unforgivable
E’ una storia dura, quella di una donna che dopo 20 anni di carcere per omicidio torna libera e prova a ricucire il filo spezzato della sua vita, cercando di ritrovare la sorellina che per lei era come una figlia e che è stata costretta ad abbandonare bambina, quando è stata arrestata. L’interpretazione della Bullock è straordinaria. Da vedere
(Visto da Maria Teresa Conti; su Netflix)
Don’t look up
E’ l’irresistibile satira sul mondo della comunicazione scientifica e delle fake news, e soprattutto sull’umana stupidità.
Trama: una dottoranda di astronomia dell’Università del Michigan (Jennifer Lawrence) scopre una nuova cometa. Con il suo professore (Leonardo Di Caprio) fanno un po’ di calcoli e scoprono che è grande come l’Everest e che tra poco più di 6 mesi colpirà la Terra, con esiti fatali.
I più qualificati Nasa, MIT e CalTech confermano i calcoli, ma non si riesce a smuovere la Casa Bianca: in 3 settimane ci sono le elezioni di mid-term, la Presidente (Meryl Streep), su consiglio del figlio-capo staff (Jonah Hill) decide di rimandare a dopo.
Non resta che rivolgersi ai media ma anche la più nota delle influencer (Cate Blanchett) mette la notizia quasi in burletta.
Quando dopo qualche mese si decide finalmente di intervenire con un potentissimo bombardamento atomico della cometa, ci mette il becco un guru della tecnologia (Mark Rylance), e tutto viene rimandato a data da destinarsi …
145 minuti di divertimento intelligente, che vede schierata tutta la Hollywood “verde” e progressista anche in ruoli minuscoli.
Il titolo “Don’t Look Up” è il motto dei “negazionisti della cometa”: basta non guardare in su!
Gli effetti speciali sono ottimi ma pochi così come sono poche le riprese panoramiche; parlato con moltissimi primi e primissimi piani, è un prodotto pensato e girato per la tv.
(Visto da Marina Pesavento; è su Netflix)
Woman in Gold
Tratto dal libro “La bellezza rubata” è una storia vera, come decritto nei titoli di coda.
<<68 anni dopo essere stati trafugati dai nazisti i dipinti di Klimt tornarono a Maria Altmann.
Su richiesta di Maria, il ritratto di Adele Bloch-Bauer è esposto alla Nuee Galerie di New York. È stato acquistato da Ronald Lauder per 135 milioni di dollari.
Con il compenso ottenuto, Randy ha aperto uno studio legale specializzato in restituzione di opere d’arte E ha finanziato l’edificio che ospita il nuovo museo dell’Olocausto a Los Angeles.
Maria ha continuato a vivere nella stessa casa ed a lavorare nel suo negozio. Ha donato il ricavato della vendita a parenti e a varie organizzazioni tra cui l’Opera di Los Angeles. È morta nel 2011 all’età di 94 anni.
Si stima che oltre 100.000 opere d’arte sottratte da nazisti non siano tornate legittimi proprietari. >>
Due attori davvero bravi, un gran bel ritmo, immagini della città di Vienna e di alcuni interni impagabili.
(Visto da Stella Bonavolontà; su Prime Video)
